un po' ci ho già ripensato, al blog, che già passo così tanto tempo davanti a uno schermo che penso sempre mi succhi la vita. la tecnologia semplifica i rapporti sociali, dicono, ma a me sembra che non faccia che esasperarli. ad esempio poco fa ho letto che la persona con cui credo di dividere la vita da un anno e mezzo chiedeva pubblicamente se qualcuno le portava fuori il cane causa influenza, dopo aver rifiutato il mio aiuto. dice che si sente in difetto perché non è in grado di darmi niente in cambio e che mi rovina la vita e tutto il resto. dice che non ha risorse e energie. e poi però manco mi chiede come sto, che io penso che se lo si vuole anche solo una domanda dare qualcosa in cambio lo è. o com'è andato il giorno del mio compleanno, che è stato domenica e abbiamo passato la giornata insieme - cosa vuoi fare? mi piacerebbe passare una giornata tranquilla in cui stare bene tutte e due, le dico, non è che ci vadano risorse per farmi un sorriso o una carezza, o dirmi una parola, o scrivermi una letterina, o degnarmi solo di uno sguardo - forse non si tratta di risorse ma di voglia, le dico. tu non capisci, mi risponde. non capisco no.
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